di Vittorio Alessandro
Il TAR Sicilia ha accolto l’istanza di sospensione avanzata dal governo contro l’ordinanza Musumeci che avrebbe chiuso gli hotspot e i centri per migranti. La manovra del governatore della Sicilia è comunque riuscita: con un provvedimento inconsistente nella forma e nei contenuti egli voleva far sapere agli elettori, nell’imminenza del voto, che i fascisti sono sempre lì, pronti a scaricare sul nemico di turno (possibilmente il più debole ed emarginato) la causa di tutti i mali, anche del coronavirus che va a spasso per le nottate brave in Costa Smeralda. Obiettivo raggiunto.
Raggiunto anche l’obiettivo di un governo senza forza, incapace di esprimere, sul tema dei migranti, altro se non soluzioni rimasticate: le prebende ai governi corrotti nord-africani già sperimentate da Minniti, le navi-quarantena reclamate da Musumeci, quelle sulle quali i sindaci “che soffrono” di fronte al cronista del Corriere vorrebbero caricare i migranti per vederli subito sparire oltre la linea dell’orizzonte.
Verrebbe da dire: né con lo Stato né con Musumeci.