di Mauro Seminara
Si tratta del secondo migrante morto quest’anno mentre si trovava sotto affidamento amministrativo del Governo italiano quello che questa notte è stato travolto da un auto durante i tafferugli con le forze dell’ordine a Villa Sikania. Scene concitate, agenti che tentano di sedare la rivolta e migranti che reagiscono, mezzi delle forze dell’ordine in strada, poi un’auto che non rallenta in vista di una strada che si restringe per i mezzi della Polizia che la ingombrano e che non vede decine di persone in mezzo alla carreggiata. L’impatto è violento, come mostra il video pubblicato da “Comunicalo.it“. Un ragazzo, uno dei migranti è deceduto. Tre agenti sono feriti. Siculiana è adesso ancor più esasperata e pretende che quella struttura venga chiusa per sempre. Villa Sikania, ex struttura recettiva da anni impiegata come centro per migranti che sorge a pochi metri da una strada ad alta – e veloce – percorrenza era una tragedia annunciata. I migranti non sono caduti dai tetti durante le proteste, ma la gestione di un edificio inadeguato in cui trattenere persone era comunque una forzatura con molte criticità e ieri sera il fatidico risultato è giunto.
Si tratta di un ragazzo di venti anni, eritreo, che si trovava in quella struttura da oltre un mese. Un richiedente asilo chiuso in un mini carcere sorvegliato dall’esterno che non voleva più stare rinchiuso, come gli altri migranti presenti in struttura e che ieri hanno dato il via ad una protesta che li ha visti salire sul tetto di Villa Sikania