di Mauro Buccarello
Le Pelagie erano rimaste isolate a causa delle avverse condizioni meteo e per due settimane le navi traghetto di continuità territoriale non avevano lasciato i loro ormeggi a Porto Empedocle. Ieri sera la prima nave a servire le isole pelagiche, nave Cossyra, e stamattina è arrivata in porto a Lampedusa nave Sansovino. La schiarita meteo nel Mediterraneo centrale che ha consentito alle navi traghetto di raggiungere le Pelagie ha però anche concesso un viaggio della speranza a 118 migranti partiti ieri sera dalla vicina Tunisia. Tra gli harraga appena arrivati anche due donne e decine di probabili minori.
Il barcone, con i colori tipici della marineria tunisina, è arrivato dopo le dieci di questa mattina scortato da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che lo hanno fatto ormeggiare al molo Favarolo. Mentre erano in corso le procedure di sbarco, sulla riva opposta del porto di Lampedusa venivano accompagnati a bordo della nave traghetto Sansovino 51 migranti che si trovavano da svariate settimane nel centro di prima accoglienza dell’isola. All’alba di oggi erano infatti ancora 115 le persone migranti all’interno di quello che nel 2015 venne ribattezzato “hotspot” pur non avendo mai avuto seguito il piano europeo di redistribuzione dei migranti richiedenti asilo.
Le manovre pelagiche non si concludono con l’imbarco sulla nave di linea dei 51 migranti rimasti settimane a Lampedusa, e mentre la Sansovino lasciava il porto commerciale pelagico attraccava allo scalo alternativo di Cala Pisana la nave quarantena Azzurra di Grandi Navi Veloci per altri imbarchi. Le previsioni meteo propongono ancora almeno un paio di giorni di navigabilità del Mediterraneo centrale prima di una nuova perturbazione e arrivi e partenze di migranti sulle Pelagie potrebbero procedere malgrado i rischi di naufragio frequente per le barche vecchie e sovraccariche su cui navigano i disperati del Mediterraneo.