di Mauro Buccarello
Pagata l’ammenda per la pesca in acque non autorizzate, un peschereccio della flotta tunisina “Acqua Azzurra s.r.l.” torna a Lampedusa con a bordo l’armatore per recuperare le reti la cui riconsegna era sta autorizzata dalle autorità italiane ma l’attrezzatura per la pesca sarebbe ridotta in pessimo stato. L’armatore, Faouzi Nouira, afferma che le reti, del valore di circa 300.000 euro, sarebbero ormai in stato disastroso e che per recuperarle sono stati sborsati 6.000 euro. Il controvalore al cambio valuta con il dinaro tunisino rappresenta un capitale inestimabile per dei pescatori. Nel video la dichiarazione dell’armatore sullo stato di mantenimento delle reti.
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