di Mauro Buccarello
Terminate le operazioni di sbarco del piccolo peschereccio con 118 persone a bordo, a Lampedusa è arrivata una seconda imbarcazione carica di harraga partita dalla Tunisia. A bordo di questa seconda barca, intercettata dalle unità navali italiane di stanza a Lampedusa nelle acque territoriali dell’isola, c’erano 78 persone delle quali 29 donne. Dubbi sulle nazionalità dei migranti sbarcati dopo mezzogiorno, come anche per le nazionalità di quanti si trovavano sulla precedente imbarcazione. Alcuni dei migranti si sarebbero infatti dichiarati di nazionalità libica. La reale nazionalità delle persone approdate questa mattina sull’isola italiana verrà verificata in fase di identificazione dalle forze dell’ordine che provvederanno al rilevamento delle impronte digitali ed al fotosegnalamento. A bordo erano comunque presenti molte persone di etnia subsahariana.
La condizione di guerra in corso in Libia potrebbe far pensare a migranti tunisini di avere vantaggi proponendosi come profughi libici, ma è anche vero che dalla Libia stanno fuggendo molte persone e per loro la Tunisia è un varco accessibile dal quale poi raggiungere l’Italia in cerca di protezione internazionale che il vicino Stato nordafricano non è in grado di poter assicurare. Oggi sono sbarcate a Lampedusa 196 persone migranti in un paio di ore, con un totale di 31 donne tra essi, ma al largo pare siano già stati avvistati altri natanti con migranti a bordo. La prima imbarcazione, con 118 persone a bordo, pare essere partita da Sfax mentre la seconda avrebbe – stando a quanto affermato dai migranti – navigato da Zarzis fino alle acque territoriali italiane. Questa mattina al centro di prima accoglienza c’erano 115 persone e le operazioni di trasferimento dall’isola sono ripartite oggi, mentre sulla maggiore delle Pelagie arrivavano i primi migranti di questa finestra meteorologica utile alla traversata.
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