Bambini e inquinamento atmosferico

I maggiori disturbi nell’infanzia interessano l’apparato respiratorio con tosse stizzosa, persistente, crisi di asma, irritazione e infiammazione delle mucose del naso, degli occhi, della gola. I bambini asmatici e quelli che frequentano nidi e scuole sono più esposti al rischio di ammalarsi quando esposti all’inquinamento ambientale

di Leo Venturelli

Pediatra, Bergamo – Federazione italiana medici pediatri – Ambiente e Salute – Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Bergamo

L’inquinamento atmosferico indica il degrado dell’aria causato dall’immissione di sostanze che ne alterano le naturali caratteristiche chimico-fisiche. La più importante fonte di inquinamento (50-70%) è data dal traffico dei mezzi di trasporto, poi ci sono le industrie, il riscaldamento domestico, l’agricoltura intensiva, a seconda dei luoghi. In particolare la pianura padana, essendo un bacino geografico con poca ventilazione, risulta essere una zona geografica particolarmente a rischio di inquinamento, rispetto ad altre aree italiane. Nel 2017 il Ministero dell’Ambiente, di concerto con le Regioni interessate (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto), ha sottoscritto un accordo di programma per l’adozione di misure comuni per il miglioramento della qualità dell’aria, in particolare sulla limitazione del traffico contemporaneamente in tutto il bacino, invece che affidarsi a iniziative locali dei singoli sindaci.

Ci sono poi dei vincoli comuni, stabiliti dall’Unione Europea, che indicano i limiti massimi di concentrazione nell’atmosfera per le polveri sottili (PM10) e per gli ossidi di azoto (NO2):

Quali effetti produce l’inquinamento atmosferico sull’uomo?

  • aumenta la mortalità per cause respiratorie e cardiovascolari
  • aumenta il rischio di cancro al polmone
  • aumenta l’incidenza di infezioni respiratorie e asma

Secondo i dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (2016), in Italia le morti premature a causa dello smog sono  91.000.

Il bambino è più a rischio di ammalarsi rispetto all’adulto  perché:

  • trascorre molte ore all’aria aperta
  • tende a respirare con la bocca e meno con il naso
  • ha una ventilazione polmonare maggiore rispetto all’adulto se corre e gioca
  • le sue vie respiratorie sono di calibro più piccolo
  • ha ridotte capacità di difesa perché i suoi meccanismi di disintossicazione sono immaturi
  • ha barriere nella cute e nelle mucose meno efficaci
  • è un organismo in crescita, le cui cellule si moltiplicano velocemente e possono incorporare con più facilità sostanze tossiche
  • può accumulare sostanze pericolose nei tessuti, perché ha molti anni di vita davanti.

I maggiori disturbi nell’infanzia interessano l’apparato respiratorio con tosse stizzosa, persistente, crisi di asma, irritazione e infiammazione delle mucose del naso, degli occhi, della gola.

I bambini asmatici e quelli che frequentano nidi e scuole sono più esposti al rischio di ammalarsi quando esposti all’inquinamento ambientale. D’estate i disturbi respiratori, le congiuntiviti sono determinate dall’esposizione a concentrazioni eccessive di ozono, specie nelle prime ore del pomeriggio.

Quali sono i principali inquinanti dell’aria  nocivi per la salute?

Polveri sottili (PM10 e PM2,5)

contribuiscono a formare losmoge sono prodotte dai fumi di scarico dei veicoli, delle industrie, del riscaldamento (camini, pellet, caldaie) e dall’usura di pneumatici e freni: formano il cosiddetto particolato primario. Il particolato secondario si forma invece in atmosfera attraverso reazioni chimiche (ossidazione di anidride solforosa e di ossidi di azoto), cosa che succede, per esempio, nella coltivazione agricola intensiva, dove l’ammoniaca prodotta dallo spargimento dei liquami fa reazione con gli ossidi di azoto.

Ossidi di Azoto

si formano principalmente dai processi di combustione che avvengono ad alta temperatura.

Causano la formazione di inquinanti secondari come ozono in estate e contribuiscono al particolato fine secondario e alle piogge acide.

Ossidi di Carbonio

sono prodotti dalla combustione dei veicoli, delle industrie. Il monossido di carbonio è tristemente famoso per l’intossicazione acuta che porta a morte quando si diffonde in ambienti domestici chiusi per il malfunzionamento delle prese d’aria di camini e stufe.

Ossidi di Zolfo

sono prodotti dalla combustione del carbone e del petrolio. Acidificano l’atmosfera, per questo sono responsabili delle piogge acide.

Composti organici volatili (COV)

derivano dai processi di combustione ed evaporazione dei vapori di benzina, solventi. Contribuiscono al riscaldamento globale del pianeta, in presenza della radiazione solare in estate si combinano con gli ossidi di azoto per formare l’ozono.

Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)

derivano dalla combustione incompleta di molte sostanze organiche (olio, legno, carbone); si accumulano soprattutto nel periodo invernale. In presenza di luce solare, gli IPA possono produrre composti a volte più tossici di quelli originali, come succede per i nitro-IPA.

Ozono

è un gas tossico se respirato in gran quantità. Si forma negli strati bassi dell’atmosfera dalla reazione tra ossigeno, biossido di azoto e composti organici volatili. Le più alte concentrazioni di ozono si rilevano nei mesi più caldi dell’anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare, mentre nelle ore serali l’ozono diminuisce. Negli ambienti interni la sua concentrazione è molto più bassa rispetto alla concentrazione all’aria aperta.

Cosa fare?

(sappi che le azioni che metti in atto possono aiutare non solo tuo figlio, ma tutta la collettività)

In inverno:

  • Porta a spasso il bambino nel verde pubblico, lontano da strade e aree a forte inquinamento.
  • Utilizza passeggini e carrozzine con altezza superiore a 30-50 cm dal suolo
  • Evita di esporre all’aria aperta il bambino, se possibile, nelle giornate di picco degli inquinanti
  • Non fumare in ambienti chiusi e in presenza di bambini
  • Limita l’uso della legna per il riscaldamento

In estate:

  • Limita la permanenza all’aria aperta nelle ore più calde della giornata (dalle 13 alle 16), dove sono più elevate le concentrazioni di ozono
  • Non collocare le prese d’aria dei climatizzatori verso le strade a intenso traffico veicolare
  • Integra la dieta con alimenti ricchi in vitamina C  (agrumi, ribes, frutta in generale) e di vitamina E (germogli di grano, pesce, crusca), che hanno potere antiossidante che contrasta gli effetti negativi degli inquinanti.

Sempre:

  • Utilizza di più la bicicletta e stimola anche tuo figlio a usarla, avendo attenzione ai percorsi sicuri
  • Usa, se possibile, i mezzi pubblici negli spostamenti
  • Non sostare con il motore acceso e usa quanto più possibile i parcheggi sotterranei, se ci sonoi.
  • Guida in modo fluido, rispetta i limiti di velocità, soprattutto nei centri urbani
  • Se cambi auto, scegli tra quelle che rispettano maggiormente l’ambiente (evita motori diesel, scegli auto ibride o elettriche)
  • Rispetta le indicazioni provenienti dagli uffici per il controllo della qualità dell’aria
  • Arieggia la casa solo in orari opportuni, se le finestre si affacciano su strade molto trafficate
  • Fai controllare periodicamente stufe, camini, impianti a gas, caldaie
  • Scegli impianti di riscaldamento efficienti e ad alto rendimento (caldaie a condensazione)

Cosa chiedere alle amministrazioni locali?

Come cittadini, tutti noi dovremmo stimolare gli enti locali e di governo a realizzare o pianificare interventi di contrasto all’inquinamento dell’aria.

Alcune proposte pratiche:

  • piste ciclabili e percorsi chiusi al traffico in vicinanza delle scuole
  • attivazione di piedibus (Fig. 1) per i percorsi casa-scuola del tuo bambino (il piedibus è un autobus che va a piedi. E’ formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila).
  • potenziamento del patrimonio arboreo
  • controlli sui mezzi pubblici e privati più inquinanti
  • controllo sulle emissioni degli impianti di riscaldamento
  • raccolta differenziata dei rifiuti
  • incentivi per sostenere l’efficientamento energetico degli edifici (caldaie a condensazione, pannelli solari, coibentazioni)
  • programmazione, laddove possibile, di modalità di riscaldamento comune (teleriscaldamento)
  • scelta di auto e mezzi di trasporto comunali elettrici o meno inquinanti.
Fig. 1 Piedibus a Paullo (MI)

Leo Venturelli, Pediatra, Bergamo

Federazione italiana medici pediatri – Ambiente e Salute

Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Bergamo

Per saperne di più:

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