di Mauro Seminara
Sono arrivati a bordo del loro piccolo barchino dai colori tipici della Tunisia, alle due del pomeriggio di oggi 29 gennaio 2021, i 59 migranti agganciati dalle motovedette e scortati al molo Favarolo. A bordo persone di etnia subsahariana ma la firma è quella di Sfax, il porto tunisino da cui ormai da mesi partono i disperati che forse prima seguivano la rotta migratoria della Libia. Tra i 59 scortati da Guardia di Finanza e Guardia Costiera c’erano anche 15 donne e 6 minori. All’arrivo a Lampedusa la consueta procedura al momento dello sbarco e poi il trasferimento al centro di prima accoglienza sito nella stretta valle di contrada Imbriacola.
Ieri sull’isola erano stati registrati due sbarchi, uno di sette pescatori egiziani in cerca di asilo in Europa e l’altro di diciotto tunisini tra i quali anche alcuni disabili. L’isola ha attualmente il centro di prima accoglienza quasi sgombero, ma non è coperta dalla ormai consueta presenza in rada di una delle navi quarantena noleggiate dal Governo per l’isolamento preventivo anti-Covid e sulle quali da inizio “emergenza” si sono anche registrati più di un decesso.