di Mauro Seminara
Questa mattina al centro di prima accoglienza di Lampedusa c’erano circa 180 persone, e tra queste anche minori senza familiari adulti al seguito. Alle dieci del mattino erano già stati trasferiti al porto dalla struttura di contrada Imbriacola 33 migranti, 32 dei quali appunto minori. La destinazione è stata la provincia di Agrigento mediante la nave traghetto di linea che collega le Pelagie al porto di Porto Empedocle. Il trasferimento dei minori è stato avviato dal porto principale di Lampedusa mentre allo scalo alternativo di Cala Pisana si preparava la nave quarantena GNV Allegra.
Il ritorno di questa nave della compagnia di navigazione Grandi Navi Veloci, con il mantenimento in servizio della Rhapsody e della SNAV Adriatico, entrambe ad Augusta dopo la sosta di imbarco a Lampedusa, lascia intravedere l’esigenza probabilmente già riconosciuta dal Ministero degli Interni italiano di far fronte a quanto dalla Tunisia arriverà nei prossimi giorni. Le condizioni meteo sono favorevoli e lo saranno per giorni, le condizioni sociali in Tunisia invece sono tutt’altro che favorevoli e questo dovrebbero averlo compreso al Viminale.
Sulla GNV Allegra sono state imbarcate, per la consueta costosissima quarantena preventiva, 136 persone che si trovavano nel centro di prima accoglienza di Lampedusa. Tra questi anche i nuclei famigliari, mentre i minori non accompagnati sono stati trasferiti con nave traghetto per accoglienza sotto tutela in centri idonei. Tra le due navi il bilancio del centro di prima accoglienza dell’isola sarebbe stato prossimo allo zero, ma già nel pomeriggio la Guardia Costiera ha soccorso in acque territoriali un barcone con 48 migranti tunisini dando il via alla più che probabile ondata migratoria nordafricana dei prossimi giorni.