di Mauro Seminara
Un peschereccio, simile a quelli egiziani già visti in passato a Lampedusa con centinaia di migranti a bordo che partivano dalla Libia, è arrivato fino alle acque di responsabilità SAR italiana costringendo la Guardia Costiera ad intervenire in soccorso. Le condizioni meteo marine erano decisamente poco rassicuranti e la presenza dell’imbarcazione avvistata da velivoli da ricognizione che avevano contato una trentina di persone sul ponte, quindi ben oltre il numero di normale equipaggio per un simile motopesca, hanno indotto la Guardia Costiera all’intervento SAR (ricerca e soccorso) per il quale, a differenza degli interventi in assetto “law enforcement” Frontex in acque territoriali o anche delle segnalazioni di gommoni in pericolo di cui non viene assunto il coordinamento SAR prima del naufragio, ha anche emesso un comunicato stampa con corredo di foto e video.
“Considerate le pessime condizioni meteomarine in atto (Mare 6/7 con raffiche di vento fino a 40 nodi) il Centro Nazionale Operativo della Guardia Costiera italiana assumeva il coordinamento delle operazioni SAR disponendo l’immediata uscita in mare di 3 Motovedette (CP321 di Crotone, CP323 di Siracusa e CP 326 di Roccella Jonica) e dell’areo Guardia Costiera Manta 10-02 di Catania. Il centro operativo della Guardia Costiera individuava nell’area, la Motonave ‘Amelie Borchard’ e la faceva dirigere verso l’imbarcazione in pericolo.” Questa la parte di spiegazioni sulla natura dell’intervento e l’assetto aeronavale impiegato fornite alla stampa dall’ufficio comunicazione della Guardia Costiera. Lo stesso che a domande poste a mezzo posta elettronica sul naufragio al largo della Libia non ha dato risposta.
A bordo del peschereccio sono risultate presenti 119 persone, delle quali circa un centinaio sotto coperta. Migranti di varie nazionalità, tra le quali Iran, Iraq, Egitto, Palestina, Sudan, Algeria. Dopo il difficoltoso intervento SAR della Guardia Costiera italiana, il barcone è stato scortato nel porto di Roccella Jonica dove è approdato poco dopo le 13 di ieri, 25 aprile 2021. Ma non senza complicazioni. Durante la navigazione verso il porto calabrese al peschereccio si era spento il motore ed il grosso motopesca ha rischiato di capovolgersi non governando la prua in direzione delle onde. Tutti in salvo, infine, i migranti che vi si trovavano a bordo. In via di accertamento il porto di partenza dell’imbarcazione che, considerate le nazionalità dei migranti e le caratteristiche del peschereccio, potrebbe essere partito dall’Egitto oppure da un tratto di costa della Libia nella regione della Cirenaica.