dall’inviato Alessio Tricani
Militari in strada, ma senza armi e mezzi da combattimento, e civili immersi nella vita quotidiana. Questo il contesto di Leopoli, città dell’Ucraina che prima dell’alba odierna ha sentito le sirene di allarme per il raid sulla base militare di Lutsk ed è poi tornata nei rifugi qualche ora più tardi. Vige il coprifuoco e adesso si vedono anche i monumenti fasciati per protezione. Leopoli si trova ad oltre un centinaio di chilometri dal confine con la Polonia, nella regione più ad ovest dell’Ucraina. Un versante che negli ultimi giorni sembra però essere il nuovo teatro del conflitto. A nord c’è infatti la Bielorussia, poco oltre l’aeroporto militare bombardato questa notte. A ovest invece c’é la Polonia, linea di confine che rappresenta salvezza per alcuni e minaccia per altri. Sui cieli della Polonia sono infatti attivi innumerevoli velivoli degli stati alleati del patto Atlantico.