dall’inviato Alessio Tricani
Suonano le sirene a Leopoli, città ucraina ad ovest del paese e fino a ieri punto sicuro per il transito verso il confine con la Polonia per i profughi. L’allarme è scattato poco dopo le quattro, ancora prima dell’alba, e Leopoli si è così svegliata con la paura delle bombe. Tutta fuori, tra incredulità e confusione. L’allarme è scattato per le esplosioni che si sarebbero registrate circa cento chilometri a nord, alla base aeroportuale di Lutsk, insediamento militare nel quale, secondo il capo dell’amministrazione statale regionale Yuriy Pohulyayko, due persone sarebbero morte a causa del bombardamento dell’aeroporto militare da parte delle forze aeree russe. Poco dopo, le esplosioni sono state confermate anche da varie fonti sui social. Le città di Leopoli e l’insediamento militare di Lutsk so trovano entrambe vicine al confine con la Polonia, nella regione ovest del paese. Circa cento chilometri dal confinante paese Nato europeo.