Ucraina, libreria diventa fabbrica reti mimetiche per la resistenza – VIDEO
Le notizie dei raid aerei russi si diffondono immediatamente ed anche a Leopoli suonano le sirene nel cuore della notte. Nel frattempo i civili si adoperano creando reti mimetiche per la resistenza ucraina
Il tempo scorre in attesa di una guerra che sembra dover
inevitabilmente raggiungere anche le regioni ovest dell’Ucraina. I civili si
adoperano, ognuno come può, in supporto alla resistenza che non intende
lasciare il paese ma combattere le truppe russe. Una libreria, da luogo di
cultura, diventa così una piccola fabbrica di reti mimetiche in cui uomini,
donne e bambini si danno da fare intrecciando piccoli straccetti su maglie di
corda. La responsabile della novella fabbrica spiega quante persone si
adoperano e quante transitano dalla loro città, Leopoli (Lviv, in ucraino), e
che non intendono lasciare il paese neanche loro ma al contrario vogliono
supportare chi ha deciso di restare per combattere. Al momento Leopoli sembra
essere fuori radar russi, nessun insediamento militare e nessuna ostilità pare
costituisca la città vicina al confine polacco per l’armata rossa. Ma la pace
non sembra dietro l’angolo, e le giornate passano così tra attività
preparatoria in caso di attacco militare.
Videoreporter, classe 82, ha studiato economia aziendale presso l’università di Catania. Formandosi sulla piattaforma tecnologica NATO-JADL su campi specifici dei Paesi in conflitto, si avvicina al mondo del giornalismo nel 2011 durante un progetto universitario nella terra dei faraoni al Il Cairo, in Egitto, documentando l’anniversario della "Primavera araba" che condusse alla caduta di Hosni Mubarak. Con un campo d’interesse definito sulle tematiche internazionali, nel 2014 parte freelance embedded per il sud del Libano ed il Kurdistan iracheno, contribuendo per un breve periodo anche alla rivista tematica Combat Arms oltre a qualche pubblicazione su Panorama TV. La crisi migratoria nel Mediterraneo lo porta a collaborare dal 2015 con alcune tra le più importanti agenzie giornalistiche internazionali quali Agence France-Presse e Associated Press. Dal 2018 è video stringer per l’agenzia di stampa italiana Local Team ed inizia a coprire anche altre tematiche ed eventi. Nel 2017, in una serata invernale fredda e piovosa di Lampedusa, decide di supportare e collaborare al progetto Mediterraneo Cronaca, convinto che la testata possa diventare un faro di riferimento su ciò che accade nel mare nostrum.
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