Secondo i funzionari sanitari di Gaza, sono già circa 11.500 le vittime dei bombardamenti di Israele da inizio rappresaglia. Permane il dibattito sull’attacco israeliano che pare abbia violato la legittimità bellica in violazione dei diritti umani e che riguarda l’ospedale Al Shifa a Gaza. In merito all’attacco che ha colpito l’ospedale, il portavoce della Casa Bianca John Kirby ha dichiarato ieri che gli Stati Uniti non condivideranno alcuna informazione di intelligence israeliana, né approfondiranno la propria valutazione di intelligence, sull’utilizzo da parte di Hamas della struttura ospedaliera come centro di comando e di stoccaggio come dichiarato da Tel Aviv per giustificare il bombardamento. La posizione statunitense sull’attacco israeliano si riassume nella dichiarazione di Kirby rilasciata ieri nel corso di un briefing: “I militanti di Hamas si sono rifugiati nell’ospedale e lo hanno usato come scudo contro l’azione militare, mettendo a rischio i pazienti e il personale medico”. L’esito della lettura, in quel della Casa Bianca, delle informative di intelligence riguardo il bombardamento pare quindi ridursi ad una responsabilità da attribuire unicamente ad Hamas che ne ha fatto uso, spostando così l’attenzione dalla responsabilità di chi lo ha bombardato senza curarsi di chi c’era dentro oltre ai terroristi combattenti.
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