Il maestrale danneggia la motonave Sansovino a Lampedusa

Forte vento di maestrale ha causato problemi in fase di ormeggio nel porto di Lampedusa spingendo la nave sulla banchina con conseguente danno alla carena nella parte di poppa. La nave è partita senza imbarcare passeggeri e mezzi alla volta di Porto Empedocle per ricevere opportuna riparazione

La nave traghetto della Siremar che collega la Sicilia, da Porto Empedocle, con le isole Pelagie è stata oggetto di un piccolo incidente causato dal vento di maestrale che oggi soffia con discreta intensità anche a Lampedusa. Da una prima ricostruzione pare che la motonave sia stata spinta, in fase di manovra d’ormeggio nel porto di Cavallo Bianco, a Lampedusa, bruscamente verso la banchina da una improvvisa ed intensa raffica di vento. Il colpo che la parte di poppa del traghetto ha dato al molo ha causato una evidente ammaccatura con piccole aperture sulla carena dovute al ripiegamento del ferro. Per motivi di sicurezza è stato disposto il rientro della nave Sansovino nel porto di Porto Empedocle senza passeggeri, merci e automezzi.

La nave non ha subito danni rilevanti, ma il carico avrebbe potuto far abbassare sensibilmente la linea di galleggiamento esponendo così la Sansovino al rischio di imbarcare acqua. Se pur piccole aperture sulla carena, in una zona della poppa che non ha pregiudicato il funzionamento del ponte e di altre parti meccaniche, la compagnia ha giustamente annullato la propria corsa. I passeggeri, e le merci, hanno quindi visto nave Sansovino lasciare Lampedusa – saltando anche lo scalo a Linosa – vuota e con un giorno di recupero già programmato per domani. Se il danno dovesse rivelarsi riparabile in porto senza necessità di bacino di carenaggio in cantiere navale, la nave potrebbe riprendere il proprio servizio già domenica.

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