Nel quarto trimestre del 2018 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia aumentato dello 0,1% in termini tendenziali. Lo rileva l’Istat. Si tratta del secondo calo consecutivo (c’era già stato quello del terzo trimestre) e si concretizza una situazione che si definisce recessione tecnica. Il premier Giuseppe Conte non drammatizza: “L’andamento del Pil è una fase transitoria, non c’è nessuna preoccupazione”, afferma a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico 2018-2019 dell’università Cattolica di Roma. Ma monta la preoccupazione, con le opposizioni che chiedono che il premier riferisca in Parlamento. E c’è anche chi (Renato Brunetto) invoca le dimissioni del Governo.
Tutti i dati dell’Istat
Il quarto trimestre del 2018, spiega l’Istat, ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2017. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e in quello dell’industria e di una sostanziale stabilità dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta. Nel 2018 il Pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,8%. La variazione annua del Pil stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari all’1% (nel 2018 vi sono state tre giornate lavorative in più rispetto al 2017). Si sottolinea che i risultati dei conti nazionali annuali per il 2018 saranno diffusi il prossimo 1° marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo. La variazione acquisita per il 2019 è pari a -0,2%.
Conte: “Il rilancio arriverà, non c’è motivo di perdere fiducia”
“Il rilancio sarà compiuto e andrà a regime nel secondo semestre 2019. Non c’è ragione di perdere fiducia, c’è anzi molto entusiasmo per il 2019“. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico 2018-2019 dell’università Cattolica di Roma.
Calenda: “Chiediamo incontro a Governo, Italia non è in sicurezza”
“Siamo in recessione. L’opposizione deve rifuggire dalla tentazione dei ‘pop corn’. La recessione la pagano i più deboli. Prepariamo una proposta unitaria delle opposizioni per una correzione espansiva della manovra. Chiediamo un incontro al Governo. L’Italia non è in sicurezza”. Lo scrive Carlo Calenda su Twitter.
“Riferire in Parlamento? Io sempre disponibile”
“Io sono sempre disponibile quando le opposizioni chiedono chiarimenti” dice Conte rispondendo ai cronisti che gli chiedono un commenta sulla richiesta delle opposizioni di riferire in Parlamento sugli ultimi dati del Pil.
Agenzia DIRE
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