La nave della Ong Mediterranea Saving Humans ha lasciato oggi pomeriggio l’ormeggio al porto di Lampedusa, dopo cinque giorni dal sequestro probatorio disposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento lunedì. La Mare Jonio, adesso in navigazione, si dirige verso il porto di Licata, in provincia di Agrigento, per rimanere nella disponibilità della Procura. Uno spostamento programmato in permanenza del sequestro probatorio che, salvo riscontri validi per una richiesta di convalida del sequestro, scadrà giovedì 23 maggio. Ieri in Procura è stato ascoltato il capo missione che era a bordo durante la missione di soccorso dei 30 profughi nel Mediterraneo centrale e da cui era scaturito prima un sequestro preventivo su iniziativa della Guardia di Finanza – non convalidato dalla Procura di Agrigento – e dopo era stato ordinato il sequestro probatorio. Beppe Caccia, capo missione della Mare Jonio, ha risposto ieri alle domande dei magistrati di Agrigento. Con lui, convocato, anche il comandante della nave che, però, non è stato sentito dopo l’esposizione resa dal capo missione. La Mare Jonio ha così liberato il porto commerciale di Lampedusa, dove meno di un’ora dopo che ha salpato la Ong è arrivata la nave traghetto che serve l’isola. Lo stesso ormeggio, liberato questa sera dalla nave di linea, dovrebbe ospitare la nave dell’altra Ong – la Sea Watch 3 – con a bordo i 47 profughi soccorsi mercoledì insieme ai 18 sbarcati ieri a Lampedusa. La nave Sea Watch 3 si trova adesso alla fonda fuori area portuale.
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