di Mauro Seminara
Una donna, in vacanza con il marito a Lampedusa, è stata travolta da un’auto intorno alle 23:30 di ieri sera. La donna è stata scaraventata con violenza su un muro o un palo e le fratture causate dall’impatto del veicolo con quelle dell’impatto con il muro hanno determinato la morte immediata della donna. Una storia drammatica che si racconta a stento proprio a causa dei particolari del tragico incidente. Un omicidio colposo che ha strappato via la vita della donna dalla mano del marito. I due si erano recati in vacanza a Lampedusa ed al momento della tragedia, da poco sull’isola, stavano passeggiando sulla via Terranova tenendosi appunto per mano. Pare mentre rientravano, a piedi, nel residence nel quale alloggiavano. Un attimo, un colpo violentissimo, la mano della donna strappata via da quella del marito. La vita della donna strappata via per sempre.
L’auto che ha travolto ed ucciso la turista è fuggita via. I carabinieri, giunti immediatamente sul posto, hanno visionato le immagini delle videocamere di un vicino negozio ed hanno poi rintracciato il veicolo dell’omicida. L’auto, un piccolo fuoristrada molto comune a Lampedusa e molto richiesto dai turisti, quasi quanto le note e caratteristiche Mehari, era stata abbandonata sulla stessa strada circa un chilometro più avanti, in direzione della strada panoramica. Il veicolo però non riportava adesivi o altri segni distintivi dei noleggiatori. Possibile che l’auto fosse stata noleggiata abusivamente. Il reato di noleggio abusivo non è però la violazione più grave, sempre che si tratti di un veicolo affidato a turisti. La piccola e vecchia Suzuki Santana risulta priva di copertura assicurativa e perfino di revisione, datata addirittura giugno 2007.
Un motivo di rallentamento per le indagini dei carabinieri della locale stazione coordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento, ma che non rende impossibile l’individuazione del colpevole che già questa mattina potrebbe trovarsi in caserma. Dalla targa del veicolo sarà comunque possibile risalire al proprietario e le immagini delle videocamere già acquisite dai militari permetteranno il riscontro sul pirata della strada ed anche sulla eventuale presenza di altre persone a bordo che si sarebbero quindi rese corree dell’omissione di soccorso. Una tragedia che a Lampedusa non si verifica per la prima volta. Lo scorso anno, un turista è stato travolto da un’auto che percorreva la strada – nei pressi del Santuario della Madonna di Porto Salvo – a folle velocità ed anche in questo caso non c’è stato nulla da fare per salvargli la vita. Sono inoltre molto diffuse le auto prive di requisiti di sicurezza, a volte anche di assicurazione, che vengono incautamente affidate ai turisti. In certi casi, il sabato sera, l’alcol o la sconsiderata premura possono fare il resto.
Buongiorno sono la sorella del mio unico fratello Stefano Ciocca l’odontotecnico di Latina ammazzato a Lampedusa lo scorso anno . Siamo ancora in attesa di giustizia . La mia famiglia si unisce al dolore della famiglia della signora di Pinerolo . Niente sarà più come prima si muore ogni giorno di più .