di Vittorio Alessandro
Il Tribunale dei ministri di Roma ha assolto Salvini e il suo Capo di gabinetto Piantedosi dall’accusa di omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio per aver negato, nello scorso aprile, un porto italiano ai 65 naufraghi a bordo della nave tedesca Alan Kurdi, della Ong Sea Eye. Secondo i giudici è infatti lo Stato di bandiera che deve offrire un porto sicuro, non quello del territorio più prossimo alla nave.
Precisa il Tribunale che quando, come nel caso della Alan Kurdi, le coste di quel Paese sono troppo lontane, “la normativa non offre soluzioni precettive idonee ai fini di un intervento efficace volto alla tutela della sicurezza dei migranti in pericolo”.
Ma si tratta di un dettaglio. La prosa è mirabile, la morale stringente: che le navi di bandiera straniera tirino dritto, e i migranti muoiano pure.
Dicono che Ponzio Pilato, al termine dell’impeccabile procedimento giudiziario, si sia lavato le mani.
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