Il piano d’emergenza del Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dei Trasporti per “alleggerire” la situazione a Lampedusa è, fino a questo momento, l’impiego di un pattugliatore della Guardia di Finanza già presente sull’isola e di una motovedetta della Guardia Costiera giunta appositamente da Palermo. Intorno alle 19 hanno tolto gli ormeggi entrambe le imbarcazioni, la “Finanziere De Rosa e la CP292” con 70 persone per motovedetta. Un totale di 70 persone migranti che in questo modo raggiungeranno poco dopo la mezzanotte il porto siciliano di Porto Empedocle.
Sono stati trasferiti anche i 44 migranti che erano stati ospitati nei locali parrocchiali di Casa della Fraternità. Questi, in un giro di continui trasferimenti, a mezzo pulmini dell’ente gestore del centro di prima accoglienza, sono stati ospitati nell’ex hotspot di Contrada Imbriacola che questa mattina era stato svuotato con il trasferimento – sempre verso la prima tappa di Porto Empedocle – mediante nave traghetto di linea. Rimangono sul molo Favarolo circa 150 persone dell’ultimo sbarco, quello notturno dei 156 migranti fermati e trasbordati dalle motovedette a dieci miglia dall’isola.
La motovedetta della Guardia Costiera di servizio a Palermo ha percorso centinaia di miglia per trasferire 35 persone a Porto Empedocle, con conseguenti costi che aumentano in modo sensibile in considerazione di una congestione di Lampedusa non ancora risolta. Se non verrà impiegata una nave, con possibilità ben più concrete dei soli 35 migranti oggi salpati sulla CP292, il molo militare di Lampedusa appare destinato a dover ospitare persone che vi dovranno trascorrere la notte all’addiaccio. Come è probabile che accadrà questa notte con i migranti sbarcati la notte appena trascorsa dalle motovedette che li avevano presi a bordo dal loro lunghissimo gommone libico. Nel frattempo, nel Mediterraneo centrale pare siano in navigazione altri migranti.
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