di Mauro Seminara
L’ospedale di Pantelleria non dovrebbe essere motivo di invidia per Lampedusa, essendo a detta dello stesso sindaco Vincenzo Campo un punto ospedaliero incompleto che non ha primari di reparto in sede e che lotta per riavere un punto nascita. In compenso, Pantelleria ha una struttura, pur in parte inagibile e da ristrutturare, ereditata da un insediamento militare degli ani ’50 che era stata acquisita dall’ASP 9 di Trapani. Sull’isola minore in provincia di Trapani quindi non si dovrebbe costruire di sana pianta un centro ospedaliero, mentre a Lampedusa bisognerebbe partire da zero. Nasce così l’idea del sindaco di Pantelleria Vincenzo Campo di realizzare un “Ospedale del Mediterraneo” da condividere con l’arcipelago delle Pelagie.
Nel corso della diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Pantelleria, il primo cittadino pantesco ha spiegato che si era recato a Lampedusa per un incontro con il collega sindaco delle Pelagie Salvatore Martello per discutere il progetto di un ospedale per le isole minori a sud della Sicilia. Nel piano di Campo ci sarebbe la realizzazione di un vero ospedale a Pantelleria, completo, con primari di reparto fissi in sede, l’implementazione dei reparti e quindi il raggiungimento di una reale autonomia ospedaliera (attualmente l’ospedale “Bernardo Nagar” dipende dalla struttura ospedaliera madre con sede a Trapani e non ha autonomia né punto nascita).
Secondo il progetto, che il sindaco Vincenzo Campo annuncia come condiviso con il collega delle Pelagie, il sindaco Salvatore Martello, Lampedusa non avrebbe un suo ospedale ma dipenderebbe dall’ospedale di Pantelleria malgrado le due isole non siano collegate tra esse. Lampedusa perderebbe inoltre l’unica vera certezza sul diritto alla salute dei suoi abitanti, cioè la presenza fissa di un elicottero del 118 presso il suo aeroporto per i casi urgenti e le ospedalizzazioni in emergenza sanitaria. Questo secondo il piano di Campo che per ottenere un intervento “appetibile” in sede regionale propone la rinuncia da parte di Pantelleria dell’elisoccorso che anche l’isola vulcanica trapanese ha in pianta stabile presso il proprio aeroporto.
Pantelleria quindi avrebbe un ospedale completo, ma non più l’elisoccorso che condividerebbe con Lampedusa e Linosa che non avrebbero alcun ospedale. L’elicottero giallo del 118 di Lampedusa, in questo modo, dovrebbe coprire le emergenze di tre isole: Pantelleria, Lampedusa e Linosa, per un totale di 14.000 persone complessive alle quali d’estate si aggiunge il flusso turistico. Il progetto però, come lo stesso Vincenzo Campo ha affermato nel corso della sua diretta di sabato pomeriggio, pur avendo riscontrato un apparente gradimento da parte dell’assessore regionale alla Sanità, è da considerarsi “a medio o lungo termine”. Attualmente l’ospedale Nagar di Pantelleria dipende dall’ASP di Trapani e dalla struttura ospedaliera primaria del capoluogo di provincia. Il presidio poliambulatoriale di Lampedusa invece fa capo all’ASP 6 di Palermo pur essendo l’isola in provincia di Agrigento.
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