Gli arrivi di migranti tunisini sulle coste siciliane confermano il trend in costante aumento, anche se non è al momento un dato certo quello dei cosiddetti “sbarchi fantasma” che avvengono sulla coste sudoccidentale della Sicilia. A darne la misura, in qualche modo, sono le Pelagie. Sulle isole gli approdi vengono inevitabilmente registrati perché ai migranti risulta quasi impossibile far perdere le proprie tracce dopo lo sbarco. La cronaca di ieri rendiconta tre separati arrivi, uno dei quali intercettato dalla Guardia Costiera al largo di Linosa. Il totale delle tre operazioni condotte sulle isole pelagiche di Lampedusa e Linosa è di 151 nuovi migranti di nazionalità e provenienza tunisina.
Alle 16:30 di ieri una barca con 24 migranti nordafricani è stata bloccata a mezzo miglio dal porto di Lampedusa. Due uomini della Capitaneria di Porto dell’isola in transito nella zona portuale hanno avvistato il natante e prendendo in ausilio una imbarcazione veloce lo hanno prontamente bloccato e condotto sulla banchina del molo adibito alle operazioni di sbarco dei migranti. Alle 21:30 circa, i carabinieri della locale Stazione di Lampedusa hanno avvistato un gruppo di migranti nordafricani in località Cala Madonna in Lampedusa. I militari hanno provveduto a bloccare gli 82 migranti, tutti apparentemente tunisini, assicurandoli all’Hot Spot di Contrada Imbriacole.
In serata un’altra barca è stata intercettata da una unità classe 300 della Guardia Costiera nelle vicinanze di Linosa. I migranti sono stati scortati fino al porto di Lampedusa e da li condotti anch’essi presso l’Hot Spot dell’isola. Durante la manovra di approdo al molo uno dei migranti si è tuffato in acqua per protesta o nel tentativo di sfuggire alle autorità. La Guardia Costiera è intervenuta assicurando al migrante il soccorso per poi consegnarlo alle autorità competenti nel centro di Contrada Imbriacole. Quest’ultimo gruppo di “harragas” tunisini erano in tutto 45. Al totale fin qui di 151 migranti arrivati sulle Pelagie nella sola giornata di ieri si deve aggiungere il giovane tunisino rintracciato dai carabinieri sull’isola di Linosa e presumibilmente facente parte del gruppo di 45 intercettato dalla Guardia Costiera la sera prima.
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