di Mauro Seminara
Altre due imbarcazioni sono state trasbordate dalla Guardia Costiera italiana che ha così preso a bordo i migranti facendoli poi sbarcare a Lampedusa. Uno dei due natanti era il gommone con 47 persone partite dalla Libia ed assistite dalla Ong catalana Open Arms fino all’arrivo della Guardia Costiera. Il veliero Astral, di Open Arms, aveva intercettato a circa venti miglia sud di Lampedusa il gommone partito dal porto libico di Zuwara. Distribuiti giubbotti salvagente e coperte termiche, aveva poi richiesto l’intervento delle autorità nazionali. Intervento di fatto prontamente effettuato dalla Guardia Costiera italiana che ha raggiunto il gommone nel punto indicato dalla Ong e ne ha soccorso le persone a bordo. Tra i 47 migranti di etnia subsahariana c’erano due donne. Varie le nazionalità a bordo: Costa d’Avorio, Guinea Conakry, Mali, e anche qualcuno del Gambia e del Camerun.
Oltre alle persone che erano state assistite dai volontari attivisti di Astral, veliero a bordo del quale si trova proprio il fondatore della Organizzazione non governativa, Oscar Camps, la Guardia Costiera ha soccorso con la stessa motovedetta una imbarcazione in legno a bordo della quale si trovavano 25 persone. Anche questi migranti partiti dal porto libico di Zuwara, ad ovest della capitale. Tra le persone di questo gruppo c’era qualche cittadino del Sudan e poi la maggioranza pare fosse di nazionalità originaria del Bangladesh e del Pakistan. Con questo intervento quasi al confine della fascia di contiguità, a circa venti miglia da Lampedusa, che segue quello già effettuato oggi in favore dei 74 migranti segnalati da Alarm Phone e raggiunti a 22 miglia dalla costa (dieci miglia oltre le acque territoriali, in area di responsabilità SAR maltese), la Guardia Costiera pare aver rotto la corta catena invisibile che per lungo tempo l’ha relegata categoricamente all’interno della acque territoriali italiane. Astral intanto ha ripreso la sua rotta per raggiungere la SAR zone libica dove verrà affiancata dalla Open Arms e nella quale si trova già la Ocean Viking di SOS Mediterranee con circa 400 naufraghi a bordo.
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