Ucraina, sulla via dei profughi sindaco chiede “No fly zone” – VIDEO
Anche il sindaco della piccola città di Novoyavorivsk, tra Leopoli e la Polonia, chiede all'Europa l'istituzione di una "No fly zone" sui cieli ucraini. L'intervista dopo le sirene di allarme aereo suonate ieri mattina nella cittadina di transito per i profughi diretti al confine polacco
Novoyavorivsk si trova tra Leopoli e la Polonia, a metà
strada di quel percorso quotidianamente seguito dal crescente numero di
profughi ucraini che lasciano il paese. L’allarme è scattata anche nella
cittadino ad ovest di Leopoli intorno alle 10:30 di ieri mattina. Nessun
attacco, fortunatamente, ma il sindaco di Novoyavorivsk, Volodymyr Matselyukh,
ha rilasciato un’intervista ai cronisti accorsi da Leopoli ribadendo la
richiesta già reiterata ai paesi europeo dal presidente Zelensky di istituire
una “No fly zone” sull’Ucraina.
Videoreporter, classe 82, ha studiato economia aziendale presso l’università di Catania. Formandosi sulla piattaforma tecnologica NATO-JADL su campi specifici dei Paesi in conflitto, si avvicina al mondo del giornalismo nel 2011 durante un progetto universitario nella terra dei faraoni al Il Cairo, in Egitto, documentando l’anniversario della "Primavera araba" che condusse alla caduta di Hosni Mubarak. Con un campo d’interesse definito sulle tematiche internazionali, nel 2014 parte freelance embedded per il sud del Libano ed il Kurdistan iracheno, contribuendo per un breve periodo anche alla rivista tematica Combat Arms oltre a qualche pubblicazione su Panorama TV. La crisi migratoria nel Mediterraneo lo porta a collaborare dal 2015 con alcune tra le più importanti agenzie giornalistiche internazionali quali Agence France-Presse e Associated Press. Dal 2018 è video stringer per l’agenzia di stampa italiana Local Team ed inizia a coprire anche altre tematiche ed eventi. Nel 2017, in una serata invernale fredda e piovosa di Lampedusa, decide di supportare e collaborare al progetto Mediterraneo Cronaca, convinto che la testata possa diventare un faro di riferimento su ciò che accade nel mare nostrum.
di Fulvio Vassallo Paleologo L’aggressione turca contro il Rojava e le popolazioni curde è stata soltanto l’ultima e più drammatica fase della guerra che si sta combattendo nel Mediterraneo contro i diritti umani. Non a [Leggi tutto l'articolo]
Candidato alla presidenza della Libia con il sostegno della Libia Cirenaica, il generale Khalifa Haftar attende sicuro di sé la fine dell’accordo di Skirhat. Dal 17 dicembre, secondo gruppi di manifestanti della regione libica intorno [Leggi tutto l'articolo]
Sono arrivati a 24 gli europei armati che le autorità tunisine hanno fermato mentre tentavano di lasciare la Libia ed attraversare il confine della Tunisia. Il primo gruppo, composto da 13 persone, è stato fermato [Leggi tutto l'articolo]
Commenta per primo