Repubblica Indipendente di Catalogna

Pronta l’incriminazione per Puygdemont. Rajoy: “Ristabiliremo la legalità”. Migliaia di catalani festeggiano in strada. Voto segreto per tutelare i 70 deputati che hanno votato per l’indipendenza. Madrid si rivolge alla Corte Costituzionale per l’annullamento del voto. Puygdemont invita i catalani a difendere l’indipendenza

Carles Puygdemont
La presidente del Parlamento catalano ha dichiarato valido il voto segreto con cui è nata oggi la Repubblica Indipendente di Catalogna. Una folla di migliaia di persone si è subito riversata in strada. Una piazza gremita quella della Generalitat e del Parlamento. Le bandiere catalane accecano. Mariano Rajoy su tutte le furie si è subito appellato alla Corte Costituzionale per l’annullamento del voto di oggi con cui il Parlamento catalano ha avviato il processo costituente di una nuova Repubblica: La Catalogna. Sul tavolo però c’erano già gravi minacce al presidente del Parlamento catalano Carles Puygdemont ed ai deputati che avrebbero votato in favore dell’indipendenza. Deputati tutelati dal voto segreto e sui quali non si potrà facilmente procedere se non commettendo ulteriori violazioni.

Mariano Rajoy
La dichiarazione di indipendenza era ormai un atto dovuto. Un punto di non ritorno segnato proprio dal premier Mariano Rajoy con la sua dichiarazione di sette giorni fa. In quella circostanza, lo scorso sabato sera, Rajoy aveva costretto la Catalogna a ciò che forse si poteva ancora evitare formulando l’aut aut con l’articolo 155 della Costituzione. Una volta innescato il processo con la paventata revoca dell’autonomia della Generalitat e annunciate la destituzione del presidente Puygdemont e le prossime elezioni, la risposta catalana non poteva che essere la dichiarazione di indipendenza. Dopo il voto, mentre in strada esplodevano i festeggiamenti, il presidente della Generalitat, Carles Puygdemont teneva il suo discorso nel contesto del quale invitava il popolo catalano a “difendere” in modo pacifico la Catalogna da prevedibili attacchi alla libertà ed alla appena dichiarata indipendenza.

A Madrid invece i toni pare siano altri. Tanto che da Bruxelles, capitale di una Unione europea che non riconoscerà la novella Repubblica Indipendente, arriva l’invito – rivolto al governo madrileno – a non fare uso della violenza. Qualunque cosa accadrà da oggi in poi in Spagna, ed in particolare in Catalogna, oggi è caduto un importante mattone dal muro di cinta europeo. Le opzioni a disposizione dell’UE adesso sono due: riconoscere la Catalogna quale Stato membro dell’Unione dando il via ad una liquefazione interna che conduce allo stesso risultato complessivo oppure dare il via alla disgregazione dell’Unione europea con prossime possibili nuove scissioni che priveranno la disunita Unione di altri territori ed economie.

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