Non presenta margini di interpretazione la dichiarazione del comandante delle Forze russe, sottoscritte tra l’altro dal Ministero della Difesa moscovita, circa la condotta delle Forze armate americane sul fronte siriano: “Invece di eliminare i terroristi, colpevoli dell’uccisione di migliaia di civili siriani, la coalizione guidata dagli Stati Uniti d’America gli permette di lasciare gli insediamenti senza combattere e di dirigersi verso le provincie in cui sono operative le Forze del Governo siriano. Già da tempo Vladimir Putin muoveva le stesse accuse lamentando il doppio gioco statunitense. Adesso però l’evidenza è più circostanziata ed arriva direttamente dalla voce del generale delle Forze russe schierate in Syria. Se questa affermazione del generale Sergey Surovikin dovesse apparire vaga, ecco che vengono fornite ulteriori indicazioni di lettura delle scelte operate dalle “Forze atlantiche”. “Si ha l’impressione che gli americani – spiega Surovikin – stiano usando l’Isis per opporre una resistenza ostinata alle truppe del Governo siriano facendo uso della ‘leggenda’ sulla lotta contro il terrorismo internazionale in Syria”.
La tesi sarebbe avvalorata dai bombardamenti subiti dall’esercito siriano ad opera delle Forze alleate statunitensi durante recenti scontri con i terroristi. Episodio peraltro ammesso – ma classificato come “errore” di coordinate – dal Pentagono ed inquadrato quale costante strategia da Surovikin che accusa l’aviazione della coalizione guidata dagli Stati Uniti di impedire alle Forze governative siriane di combattere contro i terroristi. Il generale russo ha infine asserito che alcune agenzie di stampa occidentali stanno diffondendo false informazioni circa violenti scontri armati tra le Forze di coalizione USA e l’Isis nella Provincia di Raqqa. Scontri che appunto non si sarebbero mai verificati. Non ha mezzi termini la conclusione del generale Surovikin: “Questa è una violazione del diritto sovrano della Repubblica siriana di proteggere le proprie frontiere. In altri termini, il principale nemico di Bashar al-Assad non sarebbero i terroristici del Califfato islamico ma le Forze armate e l’aviazione degli Stati Uniti d’America.
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