Il Tribunale Permanente dei Popoli è stato convocato a Palermo per il 18 dicembre “per aprire una indagine sui crimini in cui il governo italiano è coinvolto nell’ambito delle recenti politiche fondate sugli accordi coi paesi di origine e transito dei migranti”. Il TPP, fondato nel 1979, a Bologna, su iniziativa del senatore Lelio Basso, ha come obiettivo la promozione e la tutela dei diritti umani e si compone di esperti di diritto, scrittori ed altri intellettuali ed associazioni non governative. Nella premessa che il Tribunale dei Popoli fa con la nota sulla sua convocazione c’è la presenza del ministro dell’Interno italiano, Marco Minniti, a Palermo per partecipare alla festa dei venti anni di vita della redazione di Repubblica Palermo. Il ministro presenzierà all’evento alle 18:00 di oggi insieme al direttore della testata Mario Calabresi. L’occasione di una partecipazione dl titolare del Viminale per discutere anche di migrazioni e accoglienza è probabilmente il motivo scatenante che vede sia la convocazione del TPP che la scelta della antica capitale del Mediterraneo quale location per la convocazione. Palermo è da sempre una città interculturale e capitale mediterranea di accoglienza ed integrazione e in questa città il Tribunale discuterà dal 18 al 20 dicembre le responsabilità del Governo italiano sulle recenti politiche sui flussi migratori e conseguenti crimini ai danni dei migranti. Oggi, alle 12:00, precedendo solo di poche ore la partecipazione prevista del ministro Minniti, a Palermo si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Quasi contemporaneamente la Ong tedesca Sea Watch ha messo in rete il video integrale dell’incidente che lo scorso lunedì ha causato cinque vittime e una cinquantina di dispersi a 35 miglia dalla Libia a causa di un guardacoste libico a cui l’Italia affiderebbe la vita dei migranti secondo gli accordi siglati questa estate.
Il comunicato stampa della convocazione del TPP:
“Apprendiamo che, mentre tante donne, tanti bambini e tanti uomini vengono torturati o lasciati morire nelle carceri libiche, annegano nel Mediterraneo, o raggiungono le coste italiane già senza vita, il Ministro degli interni, Marco Minniti, viene invitato a Palermo da La Repubblica, a discutere di migrazioni e accoglienza, durante una festa
Noi crediamo, invece, che il Governo italiano, qui rappresentato dal Ministro Minniti, e l’Unione europea, debbano essere convocate in ben altre sedi, per accertare le responsabilità nei crimini commessi contro il popolo dei migranti.
Comunichiamo al Ministro Minniti che le organizzazioni siciliane firmatarie hanno convocato il Tribunale Permanente dei Popoli per aprire una indagine sui crimini in cui il governo italiano è coinvolto nell’ambito delle recenti politiche fondate sugli accordi coi paesi di origine e transito dei migranti, espressione della politica delle frontiere dettata dall’Unione europea.
Si tratta di crimini e responsabilità complesse ma dimostrabili che sentiamo il dovere di indagare adesso. Per questo abbiamo fatto richiesta al Tribunale Permanente dei Popoli di realizzare, nell’ambito della Sessione sui diritti delle persone migranti e rifugiate, inaugurata a Barcellona nel mese di luglio 2017, una sessione sulle politiche di frontiera promosse dal governo italiano.
La sessione si terrà dal 18 al 20 dicembre 2017 a Palermo, capitale della cultura dell’accoglienza. In questa occasione testimoni ed esperti sono chiamati a presentare le loro analisi e prove alla giuria internazionale convocata da questo Tribunale.
Per lanciare questa importantissima iniziativa convochiamo una conferenza stampa lunedì 13 novembre alle ore 12.00 presso il Centro Santa Chiara.
Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) è una istituzione fondata nel 1979 da Lelio Basso, come strumento di visibilità e presa di parola per quei popoli vittime di violazioni dei diritti fondamentali enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli (Algeri, 1976), marginalizzati dal diritto internazionale, che con i suoi esperti da tutto il mondo esaminando cause e modalità di tali violazioni, denuncia all’opinione pubblica mondiale i loro autori.”
La convocazione è stata promossa dalla rete di associazioni per il TPP composta da:
Addio Pizzo – Palermo
ARCI Sicilia
Arci Porco Rosso
Arte Migrante – Palermo
Associazione ADDUMA avvocati
Associazione contro le discriminazioni razziali Noureddine Adnane
Associazione Diritti e Frontiere – ADIF
Associazione Giocherenda
Associazione Handala
Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione – Palermo
Associazione “Pellegrino della terra” Onlus
Associazione PRO.VI.DE-Regina della Pace onlus –
Associazione Pluralia – Palermo
Borderline Sicilia
Caritas di Palermo-Aarea Mondialità
Casa della Cultura Araba – Al QUDS
Centro Astalli Palermo
Centro Diaconale La Noce – Istituto Valdese
Centro Italiano Aiuti all’Infanzia/CIAI Palermo
Centro Salesiano Santa Chiara
Clinica Legale per i Diritti Umani- Cledu
Comitato Antirazzista Cobas Palermo
Cooperazione Internazionale Sud Sud – CISS
Coordinamento Antitratta di Palermo
Emmaus Palermo Onlus
Forum Antirazzista Palermo
Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe” – Centro Studi Sociali
Laici Missionari Comboniani
Libera – Palermo
La Migration sportello immigrati Lgbti
L’Altro Diritto Sicilia
Mediterraneo Antirazzista
Missionari Comboniani Palermo
Moltivolti
Movimento Internazionale della Riconciliazione/ MIR – Palermo
Osservatorio Migrazioni
Per esempio Onlus
ROMpiamo i pregiudizi
Refugees Welcome Gruppo territoriale Palermo
Ufficio Migranti – CGIL Palermo
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