Oggi, su iniziativa del Presidente Tajani e in vista del vertice “Unione Europea – Unione Africana” di Abidjan, si apre la settimana dell’Africa al Parlamento europeo. Molte Commissioni e delegazioni parlamentari saranno impegnate in colloqui, incontri e dibattiti per la definizione di un nuovo partenariato con l’Africa. L’appuntamento principale è la conferenza di alto livello prevista nel pomeriggio di mercoledì 22 novembre nell’emiciclo e che verrà aperta dal Presidente Tajani. Interverranno, tra gli altri, il Presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin-Archange Touadéra, l’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza comune, Federica Mogherini, il Presidente del Parlamento Panafricano, Roger Nkodo Dang, il Presidente della Banca europea per gli investimenti, Werner Hoyer, il vicepresidente della Commissione europea, Andrus Ansip, il Ministro degli Esteri del Mali, Abdoulaye Diop, i Commissari europei Günther Oettinger, Karmenu Vella, Neven Mimica e Mariya Gabriel, e i Commissari dell’Unione Africana Amani Abou-Zeid, Albert Muchanga e Josefa Leonel Correa Sacko. La conferenza rientra in una serie d’iniziative promosse dal Presidente Tajani per avvicinare l’Europa ai cittadini con dibattiti su temi di particolare importanza in vista delle prossime elezioni nel 2019.
Alle 15.30 di mercoledì 22 è prevista una conferenza stampa con il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e con altri leader nella sala Anna Politkovskaja. In vista della conferenza, il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha dichiarato: “Negli ultimi anni non vi è stata sufficiente consapevolezza sul fatto che i problemi dell’Africa sono i problemi dell’Europa. Non è solo la geografia a legarci, ma comuni interessi strategici, grandi sfide e opportunità da affrontare insieme. È giunto il momento di mettere l’Africa in cima all’agenda dell’Unione.” Secondo il presidente dell’Europarlamento, la settimana dell’Africa in vista del vertice di Abidjan conferma il ruolo centrale che il Parlamento europeo intende svolgere nel definire un nuovo partenariato Ue-Africa. Antonio Tajani ritiene quindi che: “Dobbiamo guardare ai giovani africani. Coinvolgerli in un progetto che metta in campo strumenti efficaci per dare loro vere prospettive e la speranza di costruire un futuro di stabilità, sicurezza e prosperità, nella loro terra. Se falliremo, non saranno decine di migliaia, ma milioni coloro che, nei prossimi anni, cercheranno con ogni mezzo una vita migliore in Europa.”
In luglio, il Parlamento ha dato il via libera a un piano d’investimenti dell’UE volto ad affrontare le cause profonde della migrazione in Africa. Il presidente Tajani si spinge oltre, con una proposta che possa prevenire il paventato rischio di flussi migratori sempre più consistenti ed invocando maggiore coesione degli Stati membri ed un programma concreto: “È necessario agire ora, prima che sia troppo tardi, con un’Unione capace di parlare con una voce unica. Dobbiamo trovare il consenso politico per un cambiamento radicale della nostra azione in Africa, a cominciare da un bilancio pluriennale dotato di risorse adeguate. Penso ad un piano Marshall, in grado di attirare investimenti per centinaia di miliardi e sostenere la transizione del continente verso una base manifatturiera sostenibile, un’agricoltura moderna, infrastrutture di rete. Grazie a questi investimenti, con un partenariato tra pari che coinvolga settore privato e società civile, possiamo promuovere una vera diplomazia economica, trasferire tecnologie, saper fare industriale, formazione professionale, contribuendo a creare un contesto favorevole all’imprenditoria”.
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