“L’Italia, campione mondiale dei diritti umani, che ha salvato mezzo milione di vite umane in mare, non si volterà dall’altra parte davanti a violazioni”: lo ha assicurato il ministro degli Esteri Angelino Alfano rispondendo ad una domanda sulle violazioni dei diritti dei migranti in Libia. Questa la notizia che riporta l’Agenzia Nazionale Stampa Associata al termine della presentazione dei Med Dialogues avvenuta ieri alla Farnesina. L’agenzia prosegue riportando un altro virgolettato del ministro degli Esteri Angelino Alfano riguardo ai piani di eventuali corridoi umanitari: “Stiamo lavorando all’ipotesi che possa avvenire direttamente nei centri in Libia, sotto l’egida dell’Unhcr, l’individuazione di soggetti bisognosi di protezione internazionale. Ma la loro ricollocazione deve avvenire su scala globale e non su base bilaterale con l’Italia”. Domani si terrà alle 15:30 una manifestazione di protesta promossa da CISPM Italia davanti l’Ambasciata della Libia in Italia. L’evento è stato proposto con il titolo “No schiavitù & No Accordi criminali in Libia”. Per quanto strano possa apparire, lo stesso Governo che ha siglato gli accordi per il contenimento dei flussi migratori con un Paese in cui il concetto di diritti umani non sembra ancora essere stato compreso, adesso, sulla scia di una recente nuova ondata di indignazione per le violazioni a cui i migranti vengono sottoposti in Libia, dichiara di preoccuparsene e di voler intervenire. Ma gli accordi con la Libia restano comunque in vigore.
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