Inaugura oggi, alla presenza del neo-assessore Vittorio Sgarbi, la tappa conclusiva e fulcro di un progetto articolato, voluto e promosso dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. “Il ruggito della velocità. Miti e modernità della Targa Florio motociclistica” è la mostra allestita negli spazi del settecentesco Real Albergo dei Poveri, a Palermo in Corso Calatafimi. L’impianto espositivo si configura come una riflessione critica su quella che fu una tra le stagioni siciliane più felici della modernità, evidenziando alcuni aspetti cruciali: lo slancio euforico verso il futuro, il mito della tecnologia, l’urgenza d’innovazione, la figura del pilota, la storia delle moto da corsa e del racing, i paesaggi madoniti, fino ad arrivare ad analizzare i molti cambiamenti sociali, politici, estetici e ideologici che definirono lo spirito del tempo. Cultura, storia, sport e territorio s’incontrano lungo il percorso espositivo, in un dialogo tra passato e presente che vede insieme design, ingegneria, arti visive, cinema, editoria, memorie d’archivio. Dalla sezione introduttiva, in cui foto, oggetti storici e alcuni rari dipinti di Vincenzo Florio (Collezione Famiglia Paladino) raccontano le gesta di questa grande famiglia siciliana e la vicenda della Targa, si passa a una spettacolare esposizione di moto d’epoca, con esemplari dei primi del Novecento provenienti dalle collezioni dell’Associazione Siciliana Veicoli Storici.
La lettura del periodo storico-culturale prosegue con l’archivio di documenti, in cui sono raccolte preziose testimonianze, tra lettere, giornali, libri e riviste, fino al Manifesto Futurista del 1909. Tutti prestiti giunti da importanti collezioni private e pubbliche, con una lista di nomi che va da Mario Sironi a Giacomo Balla, da Fortunato Depero a Gerardo Dottori, e ancora Pippo Rizzo, Vittorio Corona, Tato, Iras, Giulio D’Anna, solo per citarne alcuni. Spicca il celebre “Libro Imbullonato” di Fortunato Depero, tra i primi libri d’artista moderni, pietra miliare nella storia del graphic design, pubblicato nel 1927 in pochissime copie, una delle quali è posseduta dalla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana. La mostra proseguirà sino al 28 gennaio 2018.
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