Circa 80 chilometri a sud di Bani Walid, importante snodo per i pusher che trafficano migranti conducendoli fino alla costa della Libia, un camion gremito di migranti subsahariani si è ribaltato uccidendo 19 persone e ferendone circa 80. Tra i feriti ci sarebbero anche casi particolarmente gravi. Lo conferma il manager dell’ospedale di Bani Walid, città a sud di Tripoli, intervistato dall’agenzia Reuters sull’incidente. Mohamed al-Mabrouk, dalla struttura ospedaliera libica, ha spiegato alla Reuters che sono almeno 78 le persone ferite ricevute all’ospedale di Bani Walid e 8 di queste sono “gravemente ferite”. Le vittime sarebbero in prevalenza somali ed eritrei, secondo una fonte militare dell’agenzia internazionale di stampa. Dubbi sul numero certo delle vittime che, secondo la stessa, fonte sarebbero 25 e non 19. Nessuna traccia del conducente-trafficante in ospedale e al momento nessun dettaglio sulla esatta dinamica dell’incidente. Questi camion solitamente vengono caricati all’inverosimile e i migranti arrampicati gli uni sugli altri alzano di molto il baricentro del mezzo rendendolo poco stabile nelle curve. Il camion era diretto in un centro di smistamento dei trafficanti alle porte di Tripoli. Li i migranti sarebbero stati spremuti per l’ultima tratta del viaggio con un sequestro a fini estorsivi al buon esito del quale sarebbero stati imbarcati sui gommoni diretti in Italia attraverso il Mediterraneo centrale.
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