Angelo Duro, da mesi, entra nei nostri pc e nei nostri smartphones con i suoi video diffusi sul web. Duro, con un piglio che fa onore al suo cognome, dice quello che pensa e pensa quello che dice, con la sincerità di un bambino, ma mostrandoci la realtà come nessuno ha il coraggio di fare. Un nuovo punto di vista da cui tratta anche argomenti scottanti, come l’omofobia e il razzismo, la disoccupazione e il sesso, ma anche fondamentali, come la scuola e la famiglia.
Ma Angelo – e qui viene in aiuto il suo nome – lo fa con leggerezza, ma consapevole di colpire nel segno con la precisione di un cecchino. Angelo Duro, il mix emozionale dovuto al suo nome e al suo cognome, si manifesta, con grande evidenza, nel suo spettacolo. Dopo il suo trionfo a “Le Iene” e l’esperienza cinematografica con Fabio De Luigi, Duro si sposta nei teatri. Dissacrante, si dice. Il suo “One man show” ci farà ridere, riflettere e, forse, un poco ci cambierà. Duro racconta la storia di come, da bravo bambino che era, ha dovuto reagire alle fregature e alle ingiustizie della vita, scegliendo la strada di diventar cattivo. In poco più di un’ora, tutti di un fiato, Angelo Duro analizza a modo suo la realtà di ieri e di oggi, l’uomo e la donna, gli animali e la natura, il presente e il futuro. Dopo i successi di Catania, Como e Bari, per la prima volta a Palermo, sarà il Teatro Biondo ad ospitare questa sera lo spettacolo del palermitano Angelo Duro.
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