di Roberto Greco
La moglie Martina, attraverso l’agenzia CTK, ha informato che ieri venerdì 13 aprile, dopo una breve ma sofferta malattia, è morto Milos Forman. Era nato nelle vicinanze di Parga il 18 febbraio 1932 quando il suo paese si chiamava ancora Cecoslovacchia. Entrambi i genitori furono vittime della follia nazista. Inizia la sua attività come cineasta negli anni sessanta, e produce film caratterizzati dal forte impatto sulla società cecoslovacca. Esule in Francia prima e negli Stati Uniti successivamente, Forman lascia il suo paese nel 1968, dopo la Primavera di Praga. Forman continua il suo sguardo critico nei confronti della società e mette il suo cinema al servizio della lotta contro ogni sistema di potere. Taking Off, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Hair. I suoi film, seppur interpretati come leggeri nel vecchio continente, contengono frammenti di analisi sociale che anticipano i tempi che diventeranno cari agli americani stessi: la guerra in Vietnam e la libertà di espressione.
Man of the moon – Milos Forman (199) – trailer – (Courtesy of MovieSpoilerSite)
Tre mogli, oltre venti film firmati come regista, vincitore di premi Oscar e Golden Globe, Forman ci ha lasciato in patrimonio, oltre ai suoi film già citati, Man of the moon, una romantica poesia sulla vita del comico americano Andy Kaufman, Valmont, una sua versione de Le relazioni pericolose di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos e un appassionante e maledetto ritratto di Goya, L’ultimo inquisitore.
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