Si va delineando l’esito delle elezioni comunali che hanno interessato 760 comuni, 20 capoluoghi di provincia. Unico dato certo, al momento, quello dell’affluenza che risulta in calo (61,19%), ma non per i comuni siciliani. Lo spoglio ancora in corso. Intanto, sulla base delle sezioni scrutinate, si profila la vittoria del centrodestra in molte città, a partire da Treviso, dove il candidato sindaco potrebbe vincere già al primo turno. Il centrosinistra avanza a Brescia e ad Ancona. Retrocede il M5s che rischia di restare fuori da molte sfide. Male nei municipi a Roma. A Catania è decisamente in testa il centrodestra.
IMPERIA AL CENTRODESTRA, MA SERVE BALLOTTAGGIO
In Liguria il centrosinistra perde anche l’ultimo comune capoluogo di Provincia che era riuscito a conservare dopo l’arrivo del ciclone totiano. Ma per sapere se Imperia diventerà cosi fedele al modello politico impostato dal governatore servirà un ballottaggio che ha un vero e proprio sapore di derby da resa dei conti. Al secondo turno approdano, infatti, l’ex ministro Claudio Scajola con il 35,28% delle preferenze (7.397 voti), candidato autonomamente contro il volere di Giovanni Toti e della Lega, e l’esponente del centrodestra unito, Luca Lanteri, con il 28,67% (6.012 voti). Niente da fare per il centrosinistra del sindaco uscente, Carlo Capacci, che schierava Guido Abbo come candidato alla poltrona di primo cittadino: per lui 23,71% delle preferenze e 4.971 voti. Più indietro l’esponente del Movimento 5 Stelle, Maria Nella Ponte, con solo il 6,07% e 1.273 voti. Affluenza leggermente più alta della media italiana con il 62,79% degli aventi diritto che si è recato ai seggi. Nel 2013, Capacci aveva vinto al ballottaggio contro il candidato del centrodestra Erminio Annoni.
POMEZIA, FUCCI FUORI DA BALLOTTAGGIO: VINCONO M5S-CENTRODESTRA
Il M5S tiene a Pomezia, Comune governato per 5 anni, e arriva al ballottaggio con il centrodestra. Il pentastellato Adriano Zuccalà, presidente uscente del Consiglio comunale, ha ottenuto 7.673 preferenze, pari al 28,7%. Staccato di poco lo sfidante Pietro Matarese, sostenuto da Lega, Forza Italia, Udc, FdI e lista Pirozzi, arrivato al 25,4% con 6.786 voti. Il sindaco uscente Fabio Fucci, candidato con le liste civiche Essere Pomezia e Bene Comune in contrasto con i Cinque stelle dopo il divieto di essere candidato per una terza volta, non andrà al secondo turno per soli 500 voti. A lui sono andate infatti 6.275 preferenze, pari al 23,5%. Non potrà seguire cosi le orme del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, confermato sindaco di Parma nel 2017 nonostante la sua candidatura fuori e contro il Movimento. Quarto l’esponente del centrosinistra Stefano Mengozzi, giunto a quota 18,8% (5.028).
A BRESCELLO BENASSI SINDACO; PD PERDE PER 40 VOTI
Elena Benassi, è il nuovo sindaco di Brescello, primo Comune in Emilia-Romagna sciolto per mafia, retto dal 2016 da tre commissari prefettizi. L’ex presidente della Fondazione “Paese di Don Camillo e Peppone”, candidata della lista “Brescello che vogliamo” (sostenuta dall’ex sindaco Marcello Coffrini – incandidabile – che finì nella bufera per aver definito “perbene” il condannato per ‘ndrangheta Francesco Grande Aracri, ndr) l’ha spuntata nella notte per una manciata di voti su Maria Cristina Saccani, candidata sponsorizzata dal Pd della lista “Brescello Riparte”. Benassi ha infatti ottenuto 722 voti pari al 34,48% (la lista “coffriniana” 878, ndr) staccando di appena 40 preferenze Saccani (682 voti la candidata, pari al 32,57%, e 815 la lista). Terzo classificato l’avvocato Michele Salomoni, promotore de “L’alternativa”, che ha incassato il 15,62% dei voti dei brescellesi (327 come candidato sindaco e 418 come lista). Ferma al 9,6% la lista sostenuta da Lega e M5s “Brescello Onesta”, che ha candidato il medico Carmela De Vito. Ultimo, infine, Luciano Conforti, ex consigliere comunale di opposizione che ha dato vita alla lista “Onesta civile”, che ha incassato il 7,7% delle preferenze. Nel Comune reggiano si sono recati ieri alle urne 2.595 cittadini, il 57,7% degli aventi diritto (4.492). Una trentina le schede risultate nulle e 12 quelle bianche.
A VICENZA IL CENTRODESTRA VINCE AL PRIMO TURNO
Francesco Rucco, uomo di centrodestra voluto dalla Lega, è il nuovo sindaco di Vicenza. Con il 50,6% delle preferenze Rucco ha battuto il candidato appoggiato dal Pd Otello Dalla Rosa che si ferma al 45,9%. Assente il Movimento 5 stelle che non ha concesso l’utilizzo del simbolo a nessun candidato. La città passa cosi al centrodestra al primo turno, dopo 10 anni di amministrazione del democratico Achille Variati.
VELLETRI, CENTROSINISTRA AL BALLOTTAGGIO CON LEGA-FDI
Orlando Pocci, sostenuto dal centrosinistra e assessore uscente all’Urbanistica nel Comune di Velletri, andrà al ballottaggio grazie al 34,8% delle preferenze. Al secondo turno se la vedrà con Giorgio Greci, arrivato al 29,4 e sostenuto da Lega, FdI e Cuori italiani. A quest’ultimo, al ballottaggio, potrebbe essere utile l’11% di Alessandro Priori, candidato di Forza Italia e di diverse liste civiche. O anche il 9,8% dell’esponente di Casapound Paolo Felci. Basso il M5S, arrivato con Paolo Trenta al 10,8%.
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